Milano, 13.2.2015

“Accendi le Rsu” lo slogan della campagna che vede schierati nelle oltre 2500 liste Cisl centinaia di lavoratori che vogliono impegnarsi in prima linea per la “buona scuola” e una pubblica amministrazione efficace ed efficiente. “Lo slogan della nostra campagna elettorale – sottolinea Silvio Colombini, segretario generale della Cisl Scuola Lombardia – è l’invito a reagire al tentativo di spegnere la possibilità di dare risposta, anche attraverso la contrattazione, a chi costruisce la buona scuola ogni giorno con passione e fatica, ma anche a mettere in luce il ruolo delle diverse professionalità che operano nella scuola”. Per la Cisl Scuola, più di 3.000 candidati e 1.133 liste, il rinnovo delle Rsu è l’occasione per rilanciare obiettivi importanti: la valorizzazione del lavoro del personale della scuola, la contrattazione sulla struttura delle retribuzioni e degli sviluppi di carriera, il contrasto della precarietà e la stabilizzazione del lavoro. In Lombardia, infatti, su circa 108.000 posti, inclusi gli insegnanti di sostegno, ben 15.000 sono coperti da personale con contratto a tempo determinato. “E’ necessario stabilizzare il personale oltre che per dare certezza al rapporto di lavoro – afferma Colombini – anche per assicurare la continuità dell’offerta formativa ed evitare il “carosello di insegnanti” ad ogni inizio d’anno scolastico”.
Dalla riforma regionale della sanità all’attuazione della legge Delrio, passando per riforma della pubblica amministrazione sul territorio: sono solo alcuni dei fronti aperti per il settore pubblico Cisl, che in Lombardia conta complessivamente 3.500 candidati e 1.380 liste presentate. “La Cisl Fp regionale è già ai tavoli di confronto, ha già sottoscritto i protocolli con la giunta Maroni per sanità e autonomie locali, per garanzie occupazionali, mobilità, stabilizzazioni e part time”, ricorda Antonio Tira, segretario generale Cisl Fp Lombardia. “La Lombardia ha bisogno di un sindacato e di delegati capaci, presenti, con idee ed attenzioni agli interessi ed ai bisogni del lavoro e dei lavoratori pubblici – aggiunge Tira – che si batte per le professioni e le professionalità, che dice basta alle mortificazioni di una politica incapace ed inconcludente attenta solo al facile consenso elettorale”.
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