Milano, 20.7.2015

L’azienda ha illustrato una serie di dati e prevede un rallentamento della crescita del mercato complessivo del 4% nel 2015, contro le precedenti ipotesi che davano un + 8%.
Rispetto a tale contesto, l’andamento aziendale vede una situazione in chiaro-scuro, con alcuni segmenti più performanti (automotive, sensori, microcontrollori, smart power) e altri in frenata (elettronica di consumo e computer). I sindacati vedono con preoccupazione le ipotesi ventilate di riorganizzazione a livello mondiale del comparto del digitale, principalmente collocato in Francia ma che potrebbe avere riflessi nel nostro Paese. “Abbiamo richiesto al governo e alle istituzioni regionali un sostegno più incisivo agli investimenti in ricerca e sviluppo, per favorire la ripartenza dei progetti di sviluppo tecnologico delle aziende e dell’intero settore – aggiunge Alberta -. Occorre riprendere il confronto al Mise sul settore della microelettronica e predisporre il documento strategico atteso ormai da mesi”. I sindacati hanno chiesto anche un incontro con la Presidenza del consiglio sulle ipotesi di privatizzazione, ribadendo la necessità del mantenimento del controllo pubblico paritetico tra Italia e Francia e di precise strategie di sviluppo del gruppo e del comparto. Su questi obbiettivi è stato deciso un pacchetto di otto ore di sciopero, tra luglio e settembre, con articolazioni che verranno decise a livello locale per tenere assemblee con i lavoratori, presidi di informazione e sensibilizzazione e incontri con le Istituzioni e le forze politiche.