Trasporto pubblico verso Expo, in Cisl incontro con Cavalli e Rota

Milano, 17.9.2014
 
Affrontare le questioni concrete del trasporto pubblico locale, con senso di responsabilità e la preoccupazione di cogliere appieno l’occasione di Expo2015. Questo l’obiettivo condiviso oggi nel corso dell dibattito organizzato da Cisl regionale e Fit Lombardia con il presidente di Atm, Bruno Rota, e l’assessore regionale ai trasporti, Alberto Cavalli. “Milano e la Lombardia si preparano ad un appuntamento straordinario e mi auguro che tutti dimostrino un grande senso di responsabilità – ha detto Gigi Petteni, segretario generale Cisl Lombardia -. Vogliamo avviare al più presto un confronto serio e costruttivo con tutti gli attori coinvolti, perché se in Lombardia si raggiungono buoni risultati in termini di servizio lo si deve anche ai lavoratori, che devono essere premiati”. “Bisogna confrontarsi su come far funzionare al meglio il sistema dei trasporti – ha aggiunto – ma anche su come i lavoratori possono essere meglio remunerati. Assumersi responsabilità è difficile, certo, ma è più efficace che fare semplice demagogia”. 
La Lombardia, è stato ricordato anche oggi, è una regione a forte e crescente domanda di mobilità. Ci si muove di più e lo si vuole fare in modo sempre più efficiente. Il trasporto pubblico è quindi chiamato ad uno sforzo aggiuntivo, proprio negli anni in cui gli investimenti non sono stati potenziati. Ma in Lombardia, hanno sottolineato i segretari generali sia della Cisl che della Fit regionali, non siamo all’anno zero, la politica dei trasporti ha giocato scelte innovative. Con la riforma del trasporto pubblico locale si è cercato di varare un modello di carattere europeo e moderno, che va portato a compimento e realizzazione; con la nascita di Trenord si è creato un unico gestore del servizio ferroviario regionale unendo realtà storicamente diverse; sulla città metropolitana Atm ha continuato nella politica di miglioramento e diffusione del servizio. Operazioni molto innovative, in ognuna delle quali la Fit Cisl e il sindacato confederale si sono impegnate con forza, non solo partecipando alle scelte, ma anche attraverso con una contrattazione di appoggio innovativa e coraggiosa. Da qui la sollecitazione ad applicare l’intesa sulla produttività firmato due anni fa con Trenord. “Un accordo che è rimasto nel cassetto – ha detto Giovanni Abimelech, segretario generale Fit Cisl Lombardia -. Noi siamo disponibili anche a rivederlo, ma quell’accordo innovativo può e deve essere applicato, perché può dare tanto in termini di puntualità ed efficienza del servizio. L’azienda non può continuare ad accumulare malus e a perdere milioni di euro”. Quanto all’efficienza del trasporto pubblico locale lombardo, il presidente di Atm, Bruno Rota, ha ricordato i risultati raggiunti dall’azienda trasporti milanese, che a differenza di altre realtà “conta 9.200 dipendenti e solo 29 dirigenti”, sottolineando che se il governo non stanzia le risorse per il contratto unico dei trasporti, allora “occorrerà ragionare su qual’è la situazione migliore per i lavoratori della Lombardia” se non si vuol correre il rischio che in vista di Expo si blocchi tutto. “E’ inaccettabile che si dica che siamo tutti uguali, tutti inefficienti – ha detto -. E su questo le persone che vogliono bene all’azienda devono per forza trovare un terreno comune”. Dal canto suo, l’assessore regionale ai trasporti, Alberto Cavalli,  ha sottolineato come l’impegno della Cisl dimostri “che il sindacato non rappresenta solo gli interessi dei lavoratori ma anche della comunità nel suo complesso”. “Il servizio dei trasporti – ha aggiunto – dovrà essere adeguato a Expo, grandissima opportunità. Ma in generale dobbiamo garantire al nostro territorio la competitività globale, in un sistema dove i poli di attrazione di questa competitività sono le aree urbane”. “Voi fate parte di questa sfida – ha sottolineato – che se non si coglie nella sua complessità perdiamo il riferimento vero. Non possiamo permetterci di pensare a un sistema milanese, ma a un sistema milanese che è il centro di un trasporto regionale e più ampio. Il contesto della mobilità e dei trasporti e’ macro regionale”.