Violenza contro le donne, in Lombardia meno di 10 lavoratrici nel 2016 hanno utilizzato il congedo

Milano, 22.11.2017

Sono state meno di 10 le lavoratrici dipendenti del settore privato che hanno richiesto il congedo retribuito per vittime di violenza, ossia che hanno usufruito della possibilità, introdotta dal d.lgs. 80/15 (attuazione del Jobs Act) di assentarsi dal lavoro per un periodo massimo di tre mesi in cui comunque viene garantita una indennità pari al 100% della retribuzione. E’ quanto emerge da un’elaborazione condotta dal Coordinamento donne della Cisl Lombardia.

“Il dato sull’utilizzo dei congedi è sconfortante, a fronte di 5.200 donne che nel 2016 si sono rivolte ai centri antiviolenza – commenta Angela Alberti, responsabile del Coordinamento Donne Cisl Lombardia -. La Giornata internazionale contro la violenza sulle donne è un appuntamento importante per ribadire il nostro impegno, come sindacato, affinché tutte le donne che potenzialmente potrebbero usufruire di questo strumento lo conoscano e siano messe nelle condizioni di utilizzarlo. Oltre a diffonderne la conoscenza, la Cisl sta operando affinché questo strumento venga potenziato, per esempio prolungandolo”.

Per poter usufruire del congedo per vittime di violenza occorre avere un rapporto di lavoro in corso di svolgimento ed essere inserite nei percorsi certificati dai servizi sociali del Comune di appartenenza, dai Centri antiviolenza o dalle Case Rifugio.

“Grazie all’impegno del sindacato – prosegue Alberti – già ora, in diversi contratti sia di livello nazionale che aziendale, è previsto un prolungamento di questo congedo, flessibilità della sua fruizione, valutazione prioritaria delle richieste di trasferimento delle donne vittime di violenza”. “Siamo anche impegnate – aggiunge – affinché venga esteso ad alcune categorie di lavoratrici che oggi non ne beneficiano, ad esempio le lavoratrici domestiche”.

Grande è anche l’impegno della Cisl per l’attività di prevenzione e contrasto al fenomeno delle molestie e della violenza nei luoghi di lavoro.
Diversi sono gli accordi già operativi nella nostra regione, sulla scorta di quello siglato con Confidustria nel gennaio 2016. In alcuni territori, come ad esempio Pavia, è proprio di questi giorni un rinnovato impegno per arrivare a sottoscriverlo. L’impegno è quello di arrivare a tutte le lavoratrici ed a tutti i lavoratori anche attraverso accordi aziendali.
“Da non dimenticare è poi l’attività dei nostri uffici vertenze – conclude Alberti – impegnati nell’assistenza e nella tutela di lavoratrici e lavoratori vittime di episodi di molestie e violenze”.

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